ADNK (CRO) – 17/09/2007
Roma, 17 set. – (Adnkronos) – ”Molti anni fa, di domenica, era ancora possibile notare intere famiglie che indossavano con malcelato orgoglio il vestito buono della festa”. ”Oggi, questa domenicale cura ed attenzione nell’aspetto e nell’abbigliamento e’ caduta largamente in desuetudine, tuttavia, tale atteggiamento, sebbene indicativo della ormai scialba percezione comune della festa, non e’ l’unico dato di carattere rilevante”. Lo afferma Giuseppe Maria Meloni presidente di ”Clemenza e Dignita”’. ”Difatti, – prosegue Meloni – il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica Dies Domini del 1998, scriveva: ”purtroppo, quando la domenica perde il significato originario e si riduce a puro fine settimana, puo’ capitare che l’uomo rimanga chiuso in un orizzonte tanto ristretto che non gli consente piu’ di vedere il cielo ”. ”Allora, per quanto vestito a festa, diventa intimamente incapace di far festa ””. ”E’ sempre piu’ forte, – conclude Meloni – l’ambizione insana di concepire il tempo come fatto puramente umano e non soprannaturale, una ambizione che non agisce solo sul calendario e nel caso di specie sulla mancata percezione spirituale della domenica, ma che si spinge molto piu’ in la’, sino a voler disporre del tempo della vita stessa e magari chiamandola ”dolce” anche del tempo della morte”.
(Rre/Ct/Adnkronos) 17-SET-07 16:57 NNNN