ADNK (CRO) – 28/06/2007

Roma, 28 giu. (Adnkronos) – “Giovanni Paolo II, in un discorso alla Rota Romana nel 2002, si esprimeva in questo modo: “Il matrimonio è indissolubile: questa proprietĂ  esprime una dimensione del suo stesso essere oggettivo, non è un mero fatto soggettivo. Di conseguenza, il bene dell’ indissolubilitĂ  è il bene dello stesso matrimonio; e l’incomprensione dell’indole indissolubile costituisce l’incomprensione del matrimonio nella sua essenza”. Lo afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni di “Clemenza e Dignità”.
“Intanto, secondo i recenti dati Istat, dal 1995 al 2005 i divorzi nel nostro paese – spiega – sono aumentati del 74% e le separazioni del 57%, questa impressionante crescita di separazioni e divorzi, non può essere letta con lo spirito della curiositĂ  statistica o sotto il profilo superficiale della semplice casualitĂ , perchĂ© evidentemente, oltre alle ordinarie motivazioni di sempre, sono emerse in quest’ ultimo decennio delle nuove difficoltĂ  comuni, capaci di far implodere un numero impressionante di coppie”.
“Queste nuove difficoltĂ , – prosegue – la cui analisi dovrebbe essere demandata agli esperti del settore, ci suggeriscono, comunque, l’idea che, soprattutto adesso, le aule di Tribunale non debbano e non possano trasformarsi in meri divorzifici”. (segue)

(Adnkronos) – “Forse molte di queste coppie descritte dall’Istat, potevano anche riconciliarsi, ma occorreva ed occorre, – osserva – una maggiore pazienza, cautela ed attenzione nel giudizio di accertamento dei fatti che rendono intollerabile la prosecuzione della convivenza, nel giudizio di accertamento della cessazione della comunione spirituale e materiale tra i coniugi ed al contempo occorreva ed occorre conferire un minimo di effettivitĂ  al tentativo di conciliazione, ridotto a mera formalitĂ  burocratica”.
“Inoltre, – rileva Meloni – alla luce del boom di separazioni e divorzi anche il ruolo degli avvocati sembra, ormai, inadeguato, si rende necessaria, infatti, una maggiore responsabilizzazione degli stessi, i quali da meri difensori di una parte contro l’altra o di entrambi i coniugi, sarebbe opportuno, in questa materia di interesse collettivo e pubblico, divenissero per legge, anche e prima di tutto dei soggetti dirimenti delle conflittualitĂ , dei mediatori sulle problematiche familiari”.
“Quanto detto, – conclude – non ha alcuna pretesa di rivisitare le attuali cause di scioglimento del vincolo matrimoniale ma è rivolto solo a far conseguire alle coppie, specie quelle con figli, una maggiore consapevolezza nella gestione delle dinamiche di crisi matrimoniali”.
(Rre//Adnkronos)

Share Button
CHIESA: MELONI (CLEMENZA E DIGNITA'), SOLIDARIETA' A MONS. BAGNASCO
SICUREZZA STRADALE: CLEMENZA E DIGNITA', LEGISLATORE PENSI CON URGENZA AI GIOVANI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *