APPELLO – 02/09/2008

Roma, 2 set. – “Si discute insistentemente di riforma della giustizia, l’aspetto positivo è che negli approcci di questa riforma sembra emergere, finalmente, l’intenzione di migliorare la giustizia nell’interesse dei cittadini e della gente”. Lo dichiara in una nota, Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e DignitĂ .

“Quello che colpisce, però, – prosegue -, e questo esula strettamente dalla riforma della giustizia, è la generale ed artificiosa tendenza a dissociare dalla gente e dalla cittadinanza, cui si fa riferimento nell’azione tecnico-politica, la famiglia e le tematiche familiari, senza comprendere che la gente di cui si discute, i cittadini cui ci si rivolge in continuazione anche per una legittimazione di carattere democratico, sono tutti comunque partecipi di una storia familiare.”

“I cittadini – aggiunge – sono figli, sono anche mariti, mogli, padri, madri, fratelli, tutti discendono da una storia familiare, a volte piĂą fortunata a volte meno, e gli stessi allo stesso tempo sono cittadini. Non esiste una cittadinanza avulsa da una storia familiare”.

 

“Asserire che aiutare la famiglia significhi aiutare la gente, costituisce un assunto logico elementare quanto difficilmente contestabile, ma una irragionevole cultura soggettivista, – osserva Meloni – vorrebbe sminuire la rilevanza civile dell’oggettiva e naturale dimensione collettiva dell’individuo, relegando la tematica della famiglia anche nei suoi aspetti economici e normativi ad una argomentazione di carattere squisitamente religioso, ad una gradevole architettura della morale, con tutte le conseguenze che ne derivano, ovvero il graduale affievolimento di diritti, interessi ed aspettative proprio della gente e dei singoli cittadini e non di una astratta quanto impalpabile societĂ  umana, di convenzioni e di valori”.

“E’ dunque, necessario contrastare questa tendenza, per questo motivo e per gli aspetti di natura giuridica, – conclude  – rivolgiamo un appello alle forze politiche ed ai parlamentari tutti, perchè proprio nell’interesse della gente, giĂ  attraverso la riforma della giustizia, ci si occupi di famiglia, inserendo nella generale discussione, anche la proposta di introduzione del curatore familiare, nell’ambito del procedimento di separazione personale dei coniugi”.

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