RISTRETTI ORIZZONTI (www.ristretti.org) – 14/12/2012

Italpress, 14 dicembre 2012

“Le primarie sono certamente una buona notizia, anche se avrei preferito una nuova legge elettorale, obbiettivo per il quale ho digiunato nel 2012 per 123 giorni.

Le primarie sono sicuramente meglio della lista bloccata del porcellum, ma sicuramente meglio ancora sarebbe stato quello che io rimango convinto sia il metodo migliore, cioè i collegi uninominali in una nuova legge elettorale che avrebbe dato così la possibilità per gli elettori di eleggere i propri rappresentanti”. Lo ha detto a Radio Radicale il deputato del Pd Roberto Giachetti.

“Vedremo quali saranno le regole, io penso che comunque parteciperò perché penso e spero che comunque sia possibile raggiungere un obbiettivo. Non ho pacchetti di voti e quindi mi rivolgerò con i mezzi e gli strumenti che ho a tutti coloro che pensano che sia utile che io ritorni in Parlamento per chiedere di darmi una mano perché ci saranno otto nove giorni a disposizione – aggiunge.

E proprio in vista della direzione che si terrà lunedì sulle regole delle primarie rivolgo un appello: in linea con la risoluzione che abbiamo approvato alla Camera all’unanimità sul diritto di voto dei detenuti, sarebbe davvero bello se a coloro che sono rinchiusi negli istituti di pena e che hanno il diritto di voto dessimo la possibilità di partecipare al voto per le primarie dei parlamentari, qualora lo volessero.

Non credo che sia difficile e per quanto mi riguarda per quelle che sono le carceri di Roma , Rebibbia e Regina Coeli, mi rendo disponibile per fare un seggio volante come si fa per gli ospedali o per altre situazioni, facendo un accordo con il Dap. Sarebbe un bel segnale da parte del Pd, mi auguro che questa mia proposta venga accolta”.

 

Meloni (Clemenza e Dignità): disponibile a candidarmi col Pd per il dramma carceri

 

“Tanti anni di faticoso lavoro di approfondimento e di ricerca giuridica, tanti anni di faticosa opera di comunicazione per la sensibilizzazione costante sulla penosa e disumana condizione dei detenuti, senza che poi, anche al termine di questa legislatura, si potesse registrare un qualcosa di concreto, qualche apprezzabile innovazione o qualche minimo miglioramento nel mondo delle carceri.

Per questo motivo, per riaffermare la presenza di questo grande dramma umano e giuridico che è tuttora irrisolto, e soprattutto per dare adesso molta più forza, un suono politico, a quell’urlo di dolore che proviene dagli ultimi della società e, quindi, dalle carceri italiani, desidero, in caso fosse ritenuto proficuo e valido per l’arricchimento del generale dibattito e della competizione, offrire al Partito democratico, ai suoi organi direttivi e territoriali, la mia personale disponibilità a candidarmi, per partecipare alle primarie finalizzate alla scelta dei parlamentari del Pd”. È quanto afferma in una nota l’Avvocato Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e Dignità.

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