RISTRETTI ORIZZONTI (www.ristretti.org) – 04/03/2014

www.informazione.it, 4 marzo 2014

Non ottemperare a quanto imposto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, non significa solo pagare una maxi multa. In gioco c’è anche qualcosa di diverso: il patrimonio di civiltà della nostra Nazione, la credibilità ed il prestigio internazionale dell’Italia.

 

“Il 28 maggio 2014 scade il termine ultimo entro cui l’Italia dovrà mettersi in regola per quanto concerne la situazione delle carceri”. Lo dichiara Giuseppe Maria Meloni, responsabile di Clemenza e Dignità. “Non ottemperare – prosegue – a quanto imposto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, non significa solo pagare una maxi multa, un enorme esborso di risorse pubbliche, perché trattandosi di diritti umani, è chiaro che in gioco c’è anche qualcosa di diverso, ovvero il patrimonio di civiltà della nostra Nazione, la credibilità ed il prestigio internazionale dell’Italia”.

“Il mondo della ricerca, – aggiunge – specialmente quella giuridica, il mondo del volontariato, il mondo della cultura, dello spettacolo, le autorità religiose, e tutti coloro che hanno la possibilità di essere ascoltati, ci diano una mano in questa battaglia.” “Fornire un aiuto mediante una comunicazione di supporto ai provvedimenti clemenziali, – conclude – non significa voler mettere in discussione il principio per cui chi ha sbagliato debba essere punito, ma solo voler salvaguardare il dna della legalità, ovvero i diritti fondamentali della persona umana, i diritti garantiti dalla nostra Costituzione.”

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Giustizia: Meloni (Clemenza e Dignità); ottemperare Corte Strasburgo è obbligo di civiltà.

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