BUSINESS ONLINE (www.businessonline.it) – 16/12/2013

Indulto e amnistia dovrebbero essere approvate dal parlamento ma questo crea non poco scompiglio, considerando che non tutti sono d’accordo sulle misure presentate, a partire dal nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, che non le approva, così come la Lega. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto sul tema dell’indulto ribadendo: “Il Parlamento deve avere il senso di responsabilità necessario per dire che vuole concretizzare il provvedimento. In caso contrario dica che non è necessario, nonostante la sentenza della Corte di Strasburgo. Il mio messaggio non è un prendere o lasciare: il Parlamento è libero di fare le sue scelte”. Secondo Napolitano un provvedimento delle Camere sarebbe “innanzitutto necessario per ottemperare alla decisione della Corte di Strasburgo, oppure prendersi la responsabilità di considerarlo non necessario sapendo che c’è una scadenza che è quella del maggio 2014 posta appunto dalla Corte dei dritti di Strasburgo”. Ma il nuovo segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha detto che in Parlamento sarà contrastato il percorso legislativo riguardante indulto e amnistia. E ha detto: “La prima guerriglia parlamentare che faremo sarà contro ogni ipotesi di indulto e amnistia. La visita della Cancellieri al carcere di San Vittore? Sarebbe stato meglio fossero andati in un’azienda in crisi, avrebbe fatto una figura migliore”. Di opinione del tutto contraria il senatore del Nuovo Centrodestra Roberto Formigoni, secondo cui “Amnistia e indulto sono provvedimenti assolutamente necessari, e per questo sono d’accordo con la Marcia per l’amnistia del 25 dicembre. La partenza da San Pietro è giusta, perchè sappiamo che i Papi si sono sempre pronunciati per dedicare attenzione al mondo delle carceri, carcerati e agenti, che spesso hanno problemi non diversi da quelli dei carcerati. E da Palazzo Chigi, dal governo, e soprattutto dalle forze politiche, ci aspettiamo un atto forte. Non potrò essere presente fisicamente, ma aderisco idealmente”. Secondo Giuseppe Maria Meloni, responsabile del movimento Clemenza e Dignità, poi: “In considerazione dell’opinione diffusa che circola sulle carceri e per cui servirebbero delle riforme e non dei provvedimenti di amnistia o di indulto, giudicati del tutto inutili, è opportuno chiarire, seguendo un approccio non teorico ma meramente realistico, che le riforme, da sole, non hanno la forza di risolvere veramente l’attuale sovraffollamento delle nostre carceri. Solamente i provvedimenti clemenziali, l’amnistia e l’indulto, costituiscono, ormai, delle effettive soluzioni a questo problema divenuto enorme. Allo stesso tempo, le riforme, sotto il profilo penale e processuale penale, si rendono essenziali al fine di poter mantenere il più possibile immutate nel tempo, quelle condizioni di vivibilità delle carceri, da determinarsi a seguito degli stessi provvedimenti clemenziali”.

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Carceri, servono amnistia e indulto
Carceri, Meloni (Clemenza e Dignità): aderisco alla marcia per l’amnistia.

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