Comunicato stampa
Roma, 08 gen. 2018 – “Non è contestabile il fatto che nell’ambito dei soggetti resisi responsabili di reati, vi sia attualmente una presenza consistente di soggetti stranieri, così come non è contestabile il fatto che nell’ambito delle persone ristrette, vi sia attualmente una consistente presenza di soggetti appartenenti a nazionalità diverse da quella italiana.” Lo dichiara in una nota Giuseppe Maria Meloni, portavoce di Piazza delle Carceri e della Sicurezza del cittadino, che aggiunge: “L’insicurezza che discende dalla questione immigrazione, tuttavia, non è data solo dal fatto della commissione di un fatto di reato, poiché vi è anche un altro tipo di paura, vi è un altro tipo di insicurezza, la paura di perdere il proprio dna, le proprie tradizioni culturali e religiose, sino a divenire discriminati”. “Non si tratta – osserva – di un fatto emotivo nei riguardi dello straniero, di una paura irrazionale e ingiustificata, la nostra politica dell’accoglienza, in tanti anni, è stata tutta impostata nel senso di non fare adeguare i nuovi arrivati alle nostre culture e mentalità , ma diluendo e annacquando le nostre culture e mentalità sino a renderle completamente irrilevanti”. “Ad esempio, nelle scuole – continua – si è giunti persino a svuotare di significato il Natale, per paura di turbare la sensibilità degli altri bambini appartenenti alle altre religioni”. “Noi – conclude – abbiamo un patrimonio di valori cristiani da salvaguardare, un patrimonio che ci impone a sua volta un dovere di solidarietà e di accoglienza nei riguardi degli immigrati. Le questioni, tuttavia, vanno viste sempre con buon senso ed equilibrio, ovvero bisogna stare attenti e vigilare non soltanto sul razzismo nei riguardi dei nuovi arrivati, ma anche sul razzismo nei confronti degli stessi italiani”.