Comunicato stampa
Roma, 16 apr. 2018 – “I suicidi, i tentativi di suicidio e gli atti di autolesionismo, sono un dato costante nelle nostre carceri. Nell’anno passato siamo giunti addirittura al triste conteggio di 52 suicidi nelle carceri italiane e anche quest’anno, ugualmente, è ricominciato il triste conteggio dei morti.” Lo afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni, portavoce di Piazza delle Carceri e della Sicurezza del cittadino, che aggiunge: “Alla base di questa tragedia, ci sono sofferenze e problemi psichici, per cui non risultano essere sufficienti i farmaci tradizionali”. “Esiste, tuttavia, – prosegue – un farmaco molto potente, rivoluzionario quanto naturale, che sarebbe in grado di alimentare così tanti e nuovi orizzonti di pensiero da distogliere l’attenzione sul proposito di darsi la morte o comunque di farsi del male, che sarebbe in grado di cambiare la giornata ai detenuti e di farli alzare la mattina dal letto con la sensazione di avere uno scopo nella vita: il lavoro.” “Impegnare i detenuti in qualche attività – sostiene – è essenziale per la rieducazione del condannato, per il recupero della persona, per la positiva reintegrazione nella società una volta finita di scontare la pena. Se la pena non tende alla rieducazione, chi esce dal carcere tornerà nuovamente a delinquere, e i numeri dicono che sono tantissimi coloro che tornano a delinquere una volta scontata la pena.” “Inoltre, – osserva – impegnare i detenuti in qualche attività, risulta essere essenziale anche per la salute mentale del detenuto”. “Il lavoro nelle carceri, quindi, – spiega Meloni – non solo è un mezzo utile per aumentare in prospettiva la sicurezza della cittadinanza, ma è anche un mezzo utile per fermare da subito la piaga dei suicidi e degli atti di autolesionismo all’interno dei penitenziari.” “Al riguardo, – conclude – premettendo che non si tratta di misure salva ladri, non essendovi la minima intenzione di mettere in discussione la certezza della pena, e precisando che le attività lavorative in questione dovrebbero svolgersi in maniera tendenzialmente gratuita, faccio un appello alle forze politiche vincitrici di queste consultazioni elettorali, al centrodestra ed al Movimento 5 stelle, perché nel prossimo agire politico, con l’intento di potenziare la sicurezza della cittadinanza e la difesa della vita e della salute di ogni essere umano, possano consentire una grande diffusione del lavoro e comunque una grande diffusione di attività di istruzione e formazione all’interno delle carceri italiane.”