Comunicato stampa

Roma, 07 mag. 2018 – “Non ha veramente senso parlare di privacy, quando in gioco c’è la sicurezza, ovvero il bene che, forse, più di tutti, sta a cuore ai cittadini italiani”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Maria Meloni, portavoce di Piazza delle Carceri e della Sicurezza del cittadino, che aggiunge: “Il fastidio di essere ripresi dalle telecamere mentre camminiamo per la strada, parliamo, sbadigliamo, o magari fumiamo una sigaretta, è veramente poca cosa rispetto alla possibilità di usufruire di uno strumento che è un deterrente formidabile alle attività criminali, che è capace di svelare le dinamiche e spesso anche i volti degli autori di reato.” “C’è bisogno – sottolinea – che nelle nostre città, nelle metro e persino nei bus, avvenga una vera e propria invasione di telecamere”. “Attraverso questa invasione elettronica – osserva – possiamo bonificare le zone di spaccio, e comunque bonificare quei territori che sono in mano alla criminalità. Tramite questa invasione possiamo aiutare i commercianti a sentirsi più sicuri mentre svolgono il loro lavoro, possiamo aiutare le persone anziane ad uscire di casa senza il panico di essere un bersaglio facile, e possiamo aiutare gli abitanti delle estreme periferie a vivere una esistenza con maggiore serenità, senza sentirsi quotidianamente nel far west.” “Naturalmente, – conclude il portavoce Meloni – non deve trattarsi di telecamere assimilabili a quelle finte, nel senso che non è sufficiente la mera installazione di questi dispositivi, gli stessi devono essere anche opportunamente manutenzionati nel tempo per risultare poi effettivamente funzionanti”.

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