COMUNICATO – 01/10/2007

Roma 1 ott. – “Malgrado il divieto della legge n. 40 del 2004, pochi giorni fa, il Tribunale di Cagliari riconosceva ad una coppia portatrice sana di beta-talassemia, che aveva fatto ricorso alla fecondazione assistita, il diritto di ottenere la diagnosi preimpianto dell’embrione, per accertarne lo stato di salute”. “Oltre ai commenti giuridici, etici e bioetici, che giĂ  sono stati fatti, è interessante notare come questa sentenza abbia fomentato ancora di piĂą, nella pubblica opinione, l’irreale antitesi tra scienza e provvidenza”. Lo afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni presidente di “Clemenza e Dignità”.
“Si tratta, infatti, – prosegue – di una antitesi alimentata da una perversa quanto diffusa concezione della religiositĂ  e della provvidenza quale freno alle ambizioni scientifiche, quale freno alle ambizioni di felicitĂ , di benessere e salute dell’uomo, con l’incarico quasi di punire le stesse legittime ambizioni degli uomini ”.
“In realtĂ  – osserva Meloni – la sussistenza di tante guarigioni scientificamente inspiegabili, basta a farci capire che la scienza quale mezzo di salvezza della vita umana e la provvidenza non sono contrapposte”. “Riguardo proprio ad un fatto scientificamente inspiegabile, – conclude – nel testamento di Giovanni Paolo II, tra l’altro, è possibile leggere: “Nel giorno del 13 maggio 1981, il giorno dell’attentato al Papa durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, la Divina Provvidenza mi ha salvato in modo miracoloso dalla morte”. “Colui che è unico Signore della vita e della morte Lui stesso mi ha prolungato questa vita, in un certo modo me l’ha donata di nuovo”.

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