ADNK (CRO) – 19/05/2008

Roma, 19 mag. – (Adnkronos) – “E’ auspicabile si torni a parlare, finalmente, di giustizia vera, non solo di prerogative e poteri delle categorie interessate, non piu’ dei magistrati e degli avvocati, in una logica, per loro, alternativamente punitiva, non piu’ di giustizia in chiave ideologica e non piu’ di supplenza tra poteri dello Stato. Speriamo si torni a parlare del vero protagonista della giustizia, la persona”.

Lo afferma Giuseppe Maria Meloni, presidente di ‘Clemenza e Dignita”. “Deve, quindi, riemergere – prosegue – l’interesse concreto e pratico della giustizia, soddisfare le aspettative di giustizia del cittadino e della societa’. In questo quadro di auspicata normalizzazione, di rispetto e di concordia tra categorie interessate e tra poteri dello Stato, e’ utile rammentare, tra l’altro, anche il discorso di Giovanni Paolo II, tenuto nel 2000 per il Giubileo dei magistrati”.

In quel discorso, conclude Giuseppe Maria Meloni, “e’ possibile leggere: ‘E’ in questo quadro che acquista grande significato anche la distinzione dei poteri tipica dello stato democratico moderno, nel quale il potere giudiziario e’ posto accanto ai poteri legislativo ed esecutivo, con una sua funzione autonoma, costituzionalmente protetta. Il rapporto equilibrato tra i tre poteri, operanti ciascuno secondo le proprie specifiche competenze e responsabilita’, senza che l’uno mai prevarichi sull’altro, e’ garanzia di un corretto svolgimento della vita democratica’.

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