COMUNICATO – 16/07/2008
Roma, 16 lug. – “In un settore che ha risentito di una forte ideologicizzazione, l’introduzione del curatore familiare nel procedimento di separazione personale dei coniugi, è una proposta non ideologica, che si pone del tutto al di fuori dei laceranti dibattiti pro e contro divorzio degli anni 70”. Lo afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e DignitĂ .
“Il curatore familiare – aggiunge – è una proposta squisitamente tecnica, che non disconosce la dedizione, la sensibilitĂ e la professionalitĂ quotidiana degli operatori del settore, ma si muove nell’alveo di una severa denuncia di inadeguatezza del sistema normativo di riferimento, non consentendo lo stesso, assolutamente, di discernere le vere situazioni di patologia del vincolo dalle crisi passeggere, rimanendo anche quest’ultime travolte e fagocitate dal procedimento di separazione personale”.
“Con la proposta del curatore familiare, – conclude Meloni – si fa strada un principio di buon senso, condivisibile all’unanimitĂ , ovvero le famiglie che possono ancora rimanere unite, debbono essere aiutate a rimanere tali”.