ADNK (CRO) – 29/12/2008
Roma, 29 dic. – (Adnkronos) – ”Questo elemento, come altri aspetti previsti nel patto di conciliazione, quali la sensibilizzazione dei coniugi su quanto gia’ costruito insieme in un comune percorso di vita, le condotte di ravvedimento e di riparazione del coniuge colpevole e i nuovi propositi dei coniugi, puo’ veramente contribuire a salvare moltissime famiglie in stato di disgregazione imminente”. Lo afferma Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e Dignita’, in riferimento alla proposta di introduzione del curatore familiare all’interno del procedimento di separazione dei coniugi.
”Viene naturale significare – prosegue Meloni – cio’ che e’ noto anche agli operatori del settore, ovvero che un senso di colpa persistente, il riconoscimento dell’errore commesso, una volonta’ di perdono in fase embrionale, molte volte sussistono effettivamente nelle coppie in crisi.
”Nella nostra proposta – conclude il presidente di Clemenza e Dignita’ – e’ stato previsto che la base di conciliazione elaborata dal curatore, possa prevedere tra l’altro anche formale ammenda e pentimento di un coniuge all’altro”.